Bruce Dickinson non deve un disco solista a nessuno, Bruce Dickinson non deve niente a nessuno. Qualsiasi cosa ci regali dovremmo abbracciarla e amarla con tutti noi stessi, e basta. Afterglow of Ragnarok è la prima anticipazione di The Mandrake Project in uscita il prossimo Marzo, e rappresenta il suo grande ritorno assieme allo strepitoso chitarrista/produttore Roy Z, suo fido compagno durante buona parte della carriera solista. Il brano è metal classico, così come sarà l’album, così come è stata tutta la produzione di Dickinson sin dal 1997. Certo mi sarebbe piaciuto un ritorno alle sonorità alternative di Skunkworks, ma non mi figuro un Bruce che sperimenta grandi cose a 65 anni. E per quanto sia metal classico, riesce comunque a distanziarsi dagli Iron Maiden in modo inconfondibile. Nessuno con un po’ di passione per i Maiden penserebbe mai che un brano di The Chemical Wedding, Accident of Birth o Tyranny of Souls possa essere stato composto o supervisionato da Steve Harris; non saprei dire perché o da quali elementi, ma al più tardi i dubbi se ne vanno al primo ritornello.
Lo stesso succede per Afterglow of Ragnarok, che parte pesante e già poco maideniana, e poi quando si apre nel ritornello ci ritroviamo diretti al ’97 e Accident of Birth. È un Dickinson più libero, più solare, più sorridente, quello che compone per sé stesso. Oddio, io adoro quello meditativo dei Maiden sia chiaro, ma mi piace sentire anche quest’altro lato dell’Air Raid Siren. È bello, mette gioia. Il lato B del singolo include il demo di If Eternity Could Fail, pezzo scippato da Steve Harris per The Book of Souls (come fece per la prima volta nel 1990 con Bring Your Daughter… to the Slaughter, l’orecchio allo zio Steve non è mai mancato) e qui presentato in versione casalinga e onestamente non troppo lontana da quella finita sul penultimo disco dei Maiden. Reperto interessante la cui evoluzione sentiremo concludersi su The Mandrake Project in Eternity Has Failed: una nuova elaborazione dello stesso pezzo.
Nell’attesa suggerisco di recuperare il poco discusso Tyranny Of Souls che include, tra le altre, quel capolavoro che è Navigate The Seas of The Sun.