Chi Sono

MangiaCassette nasce nel 2018 come progetto di magazine totale focalizzato su musica e cinema; mi leggerete come Luca Di Maio, che casualmente è anche il mio vero nome. Per un primo periodo ho cercato di portare avanti una vera redazione, che ha prodotto contenuti esaltanti e schizofrenici come piaceva a noi. Dopo un paio di anni MangiaCassette ha iniziato a essere sempre di più il mio blog, e ora lo è ufficialmente. Questo non vuol dire che non ospiterò più scritti di altri amanti delle arti, anzi spero di farlo anche più di prima, ma l’impostazione sarà un po’ più egocentrica.

L’idea iniziale di incentrare MangiaCassette sulla produzione di playlist collegate agli articoli è passata un po’ in secondo piano per vari motivi. Ora le playlist ci sono spesso, ma tendono a essere di supporto allo scritto, non vice versa. Fortunatamente c’è la collaborazione con Radio Quar che permette di dare sfogo al DJ represso che è in me.

La visione attuale è quella di un contenitore che parla di cose belle. Un paio di anni prima di MangiaCassette avevo aperto “Anacleto Live”, un blog nato per criticare tutto il criticabile, e alla fine non mi dava tantissimo piacere. Ora l’obiettivo è esattamente opposto: voglio parlare bene di tutto ciò che è bello. Il mondo non ha bisogno dell’ennesima voce critica, ha solo bisogno di tanta bellezza. Grazie alle mie parole di amore per questo o quest’altro artista, per questo o quest’altro disco, spero di essere in grado di donarvi un po’ della bellezza che tanto mi arricchisce.

Si parla principalmente di musica. Musica di qualità a 360 gradi: rock, classica, metal, indie, elettronica, italiana, jazz, progressive, minimalismo. Se volete sapere come giudico la qualità, ho scritto una filippica sul gusto che potrebbe interessavi. Poi parlerò anche di cinema e TV, ma in questo preciso momento rimangono un po’ in secondo piano.

Talvolta potrei lasciarmi andare al pezzo triste e critico riguardo una produzione che mi ha tanto deluso, ma mi impegnerò per farli rimanere episodi sporadici. Bisogna parlare del bello e portare il maggior numero di persone possibile ad apprezzare il bello. Bello può essere anche qualcosa di straziante, triste e deprimente (anzi, il più delle volte sarà così); quello che importa è il senso di miglioramento personale che ci portiamo a casa dopo averlo assorbito.

 

I collaboratori passati e alcuni dei futuri ospiti

 

Andrea Montefiori

 

 

Elena Liverani

 

 

Erika Muscarella

 

 

Fabio Baroncini

 

 

Giada Destro

 

 

MaRo

 

 

Sara Capoferri