Il mio obiettivo per questo articolo è evitare la solita analisi e la solita lamentela; la rete è già piena di validissime critiche di precisione a tutti gli eventi dell’ultimo episodio di Game of Thrones e ai potenziali tali. Voglio cogliere l’occasione per parlare della stagione in toto e per fare un meta discorso sui miei articoli precedenti, sulle critiche ricevute e sulla celeberrima petizione con oltre un milione di firmatari volta a chiedere un remake della stagione finale.
Prima di farlo non riesco a resistere, vado con due appunti sull’episodio: davvero Tyrion trova così convenientemente i corpi di Jaime e Cersei? Dov’è finito il poeticissimo cavallo di Arya? Perché Grey Worm non giustizia immediatamente sia Jon che Tyrion? Il drago scioglie il trono di spade perché fa figo? Il fatto che la serie si concluda con il “consiglio del fan service” la dobbiamo davvero trovare una cosa seria?
Fatte queste domande senza risposta andiamo avanti e parliamo del primo degli appunti più frequenti che hanno ricevuto sia i miei articoli, che la petizione:
“Criticate solo perché non vi piace come finisce nascondendovi dietro la logica e la coerenza”
Eh no. Parafrasando l’autore della petizione: “Dani impazzirà anche nei libri? Probabilmente. Jaime sacrificherà tutta la sua crescita per tornare da Cersei? Ne dubito, ma sarà una scelta di Martin.” Quello che critichiamo è come si è arrivati a determinate destinazioni, non tanto le destinazioni stesse. Perché se sono accompagnati da una coerente evoluzione del personaggio, tutti i finali sono accettabili. Jon che si innamora di Tyrion e i due regnano come la prima coppia di Re e Re della storia? Accettabilissimo se hai speso tempo e sceneggiature di qualità per arrivare a quel punto. Nello specifico, Jon costretto a sacrificare se stesso e il suo vero amore per il bene del mondo sarebbe stato un finale potentissimo, se solo il loro amore fosse stato anche solo vagamente credibile.
“Odiate il fan service e volete riscrivere la serie come piace a voi”
È palese che buona parte dei firmatari della petizione sono i delusi dall’arco di Danearys. I fenomeni che hanno dato il suo nome alle proprie malcapitate figlie. Questi vorrebbero riscrivere la serie come pare a loro, l’autore della petizione invece vuole solo esprimere il proprio disappunto, senza alcuna pretesa. Si fanno tante cose inutili sulla rete, questa è solo una delle tante; che comunque sottolinea una profonda delusione. Lost ha avuto un’ultima stagione indecente che generò parecchio malumore, ma non a questo livello, né di indecenza, né di malumore.
“Se siete così bravi, scrivetela voi”
Qua si oltrepassa l’assurdo. Seguendo questo concetto solo giocatori di Serie A potrebbero criticare la propria squadra di calcio, solo virtuosi della chitarra potrebbero recensire un disco rock, solo un grande attore potrebbe dire che Kit Harington e Emilia Clarke sono dei cani a livello recitativo. Il critico è da sempre il fratello bastardo dell’artista, spesso dice delle castronerie clamorose, a volte ci prende, a volte vorremmo ucciderlo, a volte vorremmo abbracciarlo per quanto siamo d’accordo con lui. Certamente continuerà a scrivere, senza nessuna pretesa di poter fare meglio degli artisti di cui parla.
Quindi soddisfatto? Ovviamente no, ma non per cosa è successo nel capitolo conclusivo, in quanto era già diventato irrilevante un paio di episodi fa. Le stagioni sei e sette sono state noiose, talvolta molto noiose, ma un paio di episodi gestiti in modo magistrale le hanno salvate cancellando la memoria di tutti i telespettatori straziati. Come mai non è stato possibile questa volta? Quelle stagioni erano passate in modo piuttosto indolore nonostante la noia, invece quest’anno sono stati investiti ben cinque episodi nella distruzione dello sviluppo e della psicologia di tutti i personaggi, rendendo di fatto irrilevante la conclusione, a prescindere da quello che avrebbero potuto far accadere nell’ultimo episodio. Nessun miracolo li avrebbe potuti salvare in quanto non era già più la stessa serie e non erano gli stessi personaggi.
Tutta la stagione finale sarà per sempre ricordata come una delle più deludenti della storia della tv.
Ora non posso fare altro che sperare in Martin, sperare che non potesse fare uscire i libri fino alla fine della serie per una qualche clausola contrattuale. Sperare di poter leggere sia The Winds of Winter che A Dream of Spring a breve, e sperare che possano rendere giustizia a una storia che merita infinitamente di più di quello che ha avuto negli ultimi anni.
Luca Di Maio