Avevo 9 anni quando gli 883 sono spuntati dal nulla con Hanno Ucciso L’uomo Ragno; era il 1992 e tutta la tarda Generazione X i primi Millennial ne sono stati travolti. Adesso è facile parlare dei loro testi problematici (e molti sono ALTAMENTE problematici, soprattutto considerando chi li ascoltava) o dell’infima qualità lirica e musicale dei loro pezzi (che poi ho riascoltato proprio oggi il primo disco e alcune canzoni le ho trovate musicalmente molto meglio rispetto a quanto ricordavo), ma all’epoca rappresentavano semplicemente tutto. Poi se avessi avuto 16 anni con tutto il metal nelle orecchie, li avrei forse odiati, ma poco importa.

Al tempo non sapevamo perché li amavamo così tanto, pensavamo di amarli come si poteva amare un Jovanotti qualsiasi, ma il loro fascino era opposto a quello di tutti gli altri. Come dice il Cecchetto della serie: loro erano impresentabili. Brutti, vestiti male, Repetto ballava come un ubriaco, Pezzali bravo, ma quanto di più lontano da una bella voce si potesse pensare, e i testi erano talmente semplici e parla come mangi, da poter essere scritti da chiunque. Cecchetto fu geniale; vide questo spazio, vide la possibilità di poter vendere un sogno a tutti i ragazzi brutti, goffi e sfigati della provincia, e lo fece. Jovanotti era alto, bello, faceva un genere “figo”, mentre Max e Mauro rappresentavano l’uomo della strada che ce la poteva fare senza sapere quasi niente. Erano tutti noi. E così il capitale si è portato via anche quel piccolo pezzo di vita che ci era rimasto. E questo la serie lo dice a chiarissime lettere.

E poi è la consacrazione di Repetto. Il Repetto che era il biondino degli 883, che ballava come uno scemo e lui a che cazzo serve. Ora lo capiamo, ora vediamo il suo dramma. “E io questa come la ballo?”. Non spoilero, ma sta tutto lì. E prima, quando comincia a ballare, quel needle drop clamoroso con Dancing With Myself ad accompagnare la consacrazione del duo. Io avevo la pelle d’oca e un sorrisone pazzesco stampato in volto.

È scritta bene, leggera il giusto, nostalgica da paura. Ogni tanto questi prodottini qui ci stanno da dio.

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