Durante il 2023 ho letto quasi trenta libri, in buonissima parte romanzi, e non lo facevo da svariati anni. Da quando mi masticavo un libro di fantascienza a settimana causa pendolarismo estremo. Ed è stato bello, bellissimo. Cercherò di ripetere nel 2024 perché trovo che sia tempo speso veramente bene, anche se ha finito per sacrificare un po’ il comparto dischi.

Tuttavia, non credo di aver letto niente di uscito nel 2023, mi sono invece dedicato a un po’ di riletture e nuove scoperte attraverso l’ultimo secolo di letteratura mondiale. Per questa ragione il mio “best of” letterario è un po’ a caso.

MIGLIORI LIBRI LETTI NEL 2023 (in ordine assolutamente casuale)

Chiedi Alla Polvere – John Fante (1939)

Norwegian Wood – Haruki Murakami (1987)

La Separazione del Maschio – Francesco Piccolo (2008)

Il Tempo Imperfetto – Francesco Piccolo (2000)

Si tratta di libri che hanno ben poco in comune l’uno con l’altro; forse giusto La Separazione Del Maschio deve un po’ a John Fante, direttamente o indirettamente via Bukowski, sia per lo stile che per parte dei temi. Fante, così come Fame di Knut Hamsun e un ripasso di Bukowski, li ho letti connessi a un progetto di cui spero di parlarvi l’anno prossimo; in ogni caso mi sento di consigliare il trittico FameChiedi Alla Polvere e Donne, ne varrà la pena.

Ho letto un po’ di Murakami, e la magia di Norwegian Wood penso sia inarrivabile. Spesso alcuni titoli sono blasonati per ottime ragioni.

E poi Francesco Piccolo. “Scoperto” al Talk del Post a settembre, mi sono già divorato più della metà della sua bibliografia. Passa dal leggermi dentro in modo quasi spaventoso, al farmi riflettere su concetti a me lontani. I due titoli elencati sopra sono romanzi puri (diversissimi tra loro; Il Tempo Imperfetto potrebbe tranquillamente stare in una raccolta di fantascienza), ma ho amato tantissimo anche Il Desiderio di Essere Come Tutti e L’Animale Che Mi Porto Dentro; due lavori a metà tra l’auto fiction, l’autobiografia e il romanzo a chiave. È un autore che spesso divide sia per la sua posizione politica (odiato dalla destra, ma anche dalla sinistra più estrema, io stesso non riesco a condividere la tesi de Il Desiderio di Essere Come Tutti, pur comprendendola), che per la sua rappresentazione del maschio senza compromessi (anche qui spesso mal sopportato da molte donne, ma anche da tanti maschi alfa dall’ego fragile). Alla fine è un crogiolo di conflitti interiori come tutti noi.

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