Fare la Cassetta di Natale quest’anno è stato come darsi dei pugni nello stomaco. Scrivere qualcosa a riguardo ancora di più. Perché se già è sempre stato duro affrontare il pacchetto parenti, regali, convenevoli e pance gonfie da far schifo, quest’anno ci aggiungiamo anche il virus, le mascherine, i colori delle regioni, i vicini che fanno gli sbirri e quant’altro.
Dai, c’è davvero qualcuno che festeggia questo 2020 schifoso? Probabilmente sì, ma sperando che il 31 dicembre arrivi il prima possibile senza ulteriori danni.
Torniamo alla Cassetta. Inizialmente volevo raccontare “il nostro malessere” attraverso le canzoni di Natale, ma ovviamente ne stava uscendo un calderone di tristezza che vi lascio solo immaginare. Poi ascolto Christmas is a Time For… di Nick Helm e mi mette di un buonumore incredibile; vi giuro che avrei messo solo il suo brano per come rende l’idea di quello che volevo raccontare. Ed è proprio partendo da questo che nella Cassetta di quest’anno trovate sbalzi d’umore, indecisione, incoerenza e tutto il resto.
Perché per una volta è meglio pensare di meno e cercare di far scivolare tutto. Gustatevela come se fosse un buon drink. Molto alcolico.
Fabio Baroncini