TUTTI GLI UOMINI. Qualsiasi argomentazione sulla questione di genere dovrebbe partire da questo assunto: tutti gli uomini. Ma non “tutti gli uomini sono femminicidi”, o “tutti gli uomini sono violenti”, o “tutti gli uomini sono stupratori”, perché è evidente che non sia così. Tutti gli uomini sono socializzati in una cultura misogina e maschilista. Questo è innegabile; lo dice qualsiasi dato. Così come tutte le donne sono socializzate all’interno della stessa cultura (che ha un nome, ma non lo dico) con delle conseguenze diverse, senza alcuna simmetria rispetto agli uomini.
Quindi, TUTTI GLI UOMINI, dovrebbero lavorare per modificare questa cultura in cui sono stati socializzati. E l’unico modo per iniziare a farlo è partire da noi stessi. Perché è questa cultura a generare tutti i femminicidi, ma anche quasi tutti gli omicidi (oltre il 90% degli omicidi è commesso da uomini), e anche quasi tutti i suicidi (l’80% dei suicidi sono uomini). È questa cultura a infliggere tutta la violenza di genere di cui il femminicidio è solo la punta dell’iceberg. È questa cultura a portare la performatività a livelli sempre più alti facendo precipitare l’umanità in un ciclo infinito di violenza e depressione.
Quindi, TUTTI GLI UOMINI devono iniziare oggi a lavorare per decostruirsi. E poi aiutare gli altri uomini a fare lo stesso, e poi anche i propri figli. Perché il beneficio sarà per l’umanità intera. Gli unici ad avere qualcosa da rimetterci sono quello 0.1% che detiene tutto il potere. Vogliamo davvero essere così tracotanti ed egoisti?
Vi consiglio quindi di partire dai tre libri in foto. Il libretto del filosofo Lorenzo Gasparrini è la base: spiega tutto quello che c’è da sapere per partire. Ottanta pagine, un’ora del vostro tempo. Il libro del collettivo Mica Macho, curato da Atropoche, si addentra nel ruolo del maschile e inizia l’opera di decostruzione. Mentre la raccolta di fiabe di Francesca Cavallo è dedicata ai più piccoli, perché solo cominciando da loro possiamo sperare che questa trasformazione avvenga più velocemente. E aggiungo anche il podcast Tutti gli Uomini (appunto) di Irene Facheris, nel quale gli uomini si raccontano senza filtri.
Avanti. Al lavoro.